Gabriella

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Sull'adeguamento e realizzazione dei primi tronchi della trasversale Murgia-Poliino tante inutili discussioni, sulla Potenza-Bari invece si accelera a dispetto delle dichiarazioni di intenti relative alle priorità infrastrutturali della Regione".

E' quanto sostiene il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi, commentando la notizia lanciata dal sindaco di Tolve, Pasquale Pepe, riguardo al via libera al progetto del tunnel di Pazzano.

"E' singolare apprendere - sottolinea Stasi - che per veder realizzata un'arteria stradale costosissima, dal fortissimo impatto ambientale ed a basso indice di traffico occorrono solo pochi passaggi, mentre per l'infrastruttura con il maggior transito di veicoli della Basilicata si stia ancora temporeggiando nonostante siano già pronti gli studi di fattibilità tecnico-economica per i primi tronchi e quindi sia possibile la loro appaltabilità.

E' altrettanto singolare - aggiunge il Presidente del Circolo La Scaletta - definire 'strategica per il Mezzogiorno' un'opera a due corsie che si sviluppa longitudinalmente sul territorio della Basilicata. Lo è invece, senza dubbio, il collegamento mediano Murgia-Pollino (Gioia del Colle-Lauria) che mette in relazione il territorio pugliese con quello lucano collegando tre mari (Tirreno-Jonio-Adriatico), due autostrade (A14 e A2), le aree interne delle province di Bari, Matera e Potenza e ben quattro aree industriali. Per questo motivo si è più volte ribadito  che bisognerebbe impegnare le risorse limitate a disposizione della Basilicata per le infrastrutture davvero strategiche per il futuro dell'intera Regione. Prendiamo atto, invece, che si continua a programmare secondo logiche che ignorano i problemi che attanagliano la nostra Regione (spopolamento, emigrazione giovanile, sviluppo e lavoro) e l'importanza che le  infrastrutture hanno per arginarli.

Alla luce di quanto sta emergendo - conclude Stasi – si ribadisce ancora una volta che non sia più rinviabile un chiarimento da parte della Regione per comprendere se, in che modo e soprattutto in che tempi, intende dar seguito al progetto di completamento della Statale 7 Matera-Basentana e se la trasversale Murgia-Pollino è ritenuta infrastruttura strategica e prioritaria. E' auspicabile che  i rappresentanti (parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e sindaci) del territorio, superando divisioni che non fanno il bene della nostra Regione, si facciano promotori di iniziative concrete per far entrare sul serio nell'agenda della politica lucana un'infrastruttura che non solo è "necessaria e serve" alla Basilicata ma deve anche, e soprattutto, garantire incolumità a chi la percorre".

Un incontro per comprendere lo stato dell'arte sulla realizzazione dell'adeguamento della Strada Statale 7 Matera-Basentana. Lo ha chiesto il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi, al Governatore della Basilicata Vito Bardi, in una lettera che contiene l'auspicio che sia Bardi "in prima linea ad indirizzare la programmazione di interventi che dovranno essere fondamentali se vogliamo sperare ancora in un  futuro per questa nostra Regione". 

"Pur comprendendo le difficoltà che ancora vive l'esecutivo della Regione Basilicata  - sottolinea Stasi nella missiva - è necessario che il governo regionale sia impegnato a individuare i problemi e definire le priorità non sottraendosi al confronto con le comunità".

In questo senso, prosegue Stasi "sembrava che con l'assessorato alle infrastrutture questo confronto fosse possibile, almeno fino al maggio scorso, ed invece si è inspiegabilmente interrotto nonostante i solleciti".

Nel sottolineare che la vicenda amministrativa della trasversale Murgia-Pollino, già molto confusa, negli ultimi tempi sembra addirittura essersi aggrovigliata e nel ribadire il plauso per l'approvazione da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici dei progetti di fattibilità tecnico-economica riferiti ai tronchi Gioia del Colle-innesto Matera-SS99 e Matera-svincolo Metaponto sulla SS7, il presidente del Circolo La Scaletta ricorda i passi compiuti per ottenere dall'assessora  regionale alle Infrastrutture Donatella Merra chiarimenti su "quali azioni avrebbe messo in campo la Regione per ottenere i finanziamenti, atteso che i progetti appena approvati sono cantierabili, e per comprendere le reali risorse finanziarie oggi già disponibili e su quale tratto del collegamento sono attestati. Nel frattempo, ad alimentare il caos - prosegue Stasi - c'è stata di recente la pubblicazione sulla stampa di quello che è stato definito 'libro bianco delle priorità infrastrutturali della Basilicata' redatto dalla Camera di commercio in cui i dati sulla Murgia-Pollino risultano non essere coincidenti con quanto finora reso noto. I progetti di fattibilità tecnico–economica approvati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici prevedono, per i due tratti prima individuati, un costo complessivo di 482 milioni di euro. Questi due tratti rappresentano più o meno un terzo dell'intero collegamento Murgia-Pollino. Ora ci si chiede come mai sulla predetta scheda viene riportato che il costo dell'intero collegamento Murgia-Pollino ha un importo complessivo di 268 milioni di euro? Ancora, perché compare il costo del tratto Gioia del Colle- Matera e non il tratto Matera- svincolo Metaponto? Sembra che sul tratto Matera-A3, quindi fino a Lauria ci sia una disponibilità finanziaria di 80 milioni di euro ma solo per manutenzione. Si aggiunga, giusto per la cronaca, che per il collegamento Salerno-Potenza-Bari oltre ad esserci una previsione di spesa complessiva di 1.060.000 euro sembra che ci sia una disponibilità immediata di risorse pari al 50% del costo totale appena indicato.

Ancora - sottolinea Stasi - recentemente un comunicato stampa, a cura di Pasquale Pepe Commissario Regionale per la Lega, dà comunicazione del via libera da parte del Ministero delle Infrastrutture per alcuni interventi da realizzare nella nostra Regione. Tra i finanziamenti, ce ne sarebbe uno di 22 milioni di euro 'per la riqualificazione in sede dell'itinerario Matera-Ferrandina – 1°stralcio'.  A cosa si riferisce? E a che tratti della strada indicata? Si ritiene - conclude Stasi - che ci siano tutte le condizioni perché la comunità intera di Basilicata sia informata sulla programmazione delle infrastrutture perché si realizzino quelle che effettivamente servono per garantire sviluppo ed occupazione. La disponibilità di risorse è oggi una straordinarietà che è difficile, se non impossibile, che si verifichi nel prossimo futuro per cui è necessario che responsabilmente ci si impegni per utilizzarle al meglio".

Ci sono due distinti ritratti di Matera. La prima immagine risale alla fine del Quattrocento: l'economia cresceva, grazie al suo status di Città del Re, non feudale. Poi viene di nuovo infeudata, ed il Conte Giancarlo Tramontano la affossa. Il 29 dicembre 1514 la popolazione si ribella, uccide il feudatario, e, riscattandosi, ritorna nel Demanio Regio. La seconda immagine è quella della Matera di oggi: Capitale Europea della Cultura nel 2019, livelli di reddito e di qualità della vita di gran lunga maggiori della media delle città del Mezzogiorno. Due immagini. Da un lato, una Civita del Sedicesimo Secolo. Dall'altro, una Città delTerzoMillennio. Esiste una Recondita Armonia, un filo rosso che le lega? Un recente filone di ricerca della scienza economica indica quale può essere il filo rosso: un certo assetto del governo della città, verificatosi nel Seicento, può aver inoculato enzimi positivi in quella comunità, i cui effetti, come un fiume carsico, emergono secoli dopo, in termini di crescita economica e civile. Durante il convegno interverranno il Prof. Paolo Conte, Università di Basilicata in “Essere Civita: Una Conquista Instabile”, Prof.ssa Cristina Acucella, Università di Basilicata in “Essere Cittadini: Letteratura e Potere” e Prof. Donato Masciandaro, Università Bocconi in “Dalla Civita alla Capitale Europea: Il Passato conta?”. Modera Marianna Di Mona. Durante il convegno è in programma la performance teatrale “Via riscatto… fu vera gloria “ di Emilio Andrisani di Metateatro con gli interpreti: Emilia Fortunato- Carla Latorre- Monica Ambrosecchia- Emilio Andrisani. Regia di Emilio Andrisani

Mercoledì, 14 Dicembre 2022 10:47

Architetture Fantastiche

Inaugurazione Mostra

Architetture Fantastiche

Di Chiara Amato

Sabato 17 dicembre 2022 ore 19.00

Fondazione Le Monacelle

Via Riscatto 9 Matera

Mostra aperta fino all'8 gennaio 2023

Dal martedì al sabato ore 10.30-13.00 e 17.00-20.00

Domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-20.00

Sarà inaugurata sabato 17 dicembre alle ore 19 nello spazio espositivo della Fondazione Le Monacelle in via Riscatto 9 a Matera, la mostra dell'artista e architetto Chiara Amato dal titolo Architetture Fantastiche.

L'esposizione, curata da Edoardo Delle Donne, è organizzata dal Circolo La Scaletta, con la collaborazione di Fondazione Le Monacelle, il patrocinio del Comune e della Provincia di Matera e resterà aperta fino all'8 gennaio 2023 dal martedì alla domenica.

La mostra è composta da venti quadri in sospensione 60x60cm e da un'installazione ad incastro in plexiglas di un metro cubo, autoportante. Le opere sono sviluppate utilizzando due software in combinazione: uno di moderazione 3D dei volumi e rendering, tra Rhinoceros, Revit e Cinema 4D, e un secondo di post-produzione che è sempre Photoshop.

Nata a Luino (Varese), Chiara Amato si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi in Architettura sostenibile e progettazione del paesaggio.
Durante gli anni universitari ha modo di incontrare professori che le permettono di innamorarsi del processo creativo e tecnico alla base di ogni progetto.
"Essere Architetto - dice - è spaziare in modo trasversale nel bagaglio di esperienze e conoscenze che abbiamo acquisito. Una forma mentale di approccio risolutivo ai quesiti legati all'innovazione".

Nel corso dei suoi studi, notando una ripetizione grafica negli studi preliminari di progetto relativi al Cubo in assonometria, dà vita ad un esperimento di ricerca artistico-architettonica denominato Loopcube:  le tre facce visibili del cubo in assonometria permettono di condensare concettualmente e otticamente più aspetti contemporaneamente. Le Architetture fantastiche protagoniste di tale scopo portano alla luce il tema dell'infinito attraverso il linguaggio finito del cubo.


"La mostra della giovane artista ed architetto Chiara Amato - spiega il presidente del Circolo La Scaletta Paolo Emilio Stasi, inaugura una serie di collaborazioni del Circolo Culturale la Scaletta con La Fondazione Le Monacelle. Nostra convinzione è che la collaborazione tra diverse associazioni ed istituzioni, non possa che arricchire e stimolare sempre di più il processo di crescita culturale della nostra città".

"Il punto di partenza - sottolinea Edoardo Delle Donne, critico d'arte e curatore della mostra - è semplice: l'artista non vive più in una astratta dimensione personale, chiuso nel suo confortevole studio. La sua pratica è legata al mondo, in una relazione profonda con i materiali, il lavoro, le idee e le persone. Una rivoluzione piccola, semplice se vogliamo, ma che trasporta l'arte contemporanea in un luogo, simbolico e spaziale, completamente diverso. Un'arte che permette di abitare gli spazi della vita e della memoria. La visione di Chiara Amato, la sua estetica scultorea e spensierata si distacca completamente dal disegno industriale, poiché scopo fondante della sua ricerca è vivere con l'arte, cercando un dialogo fra la quotidianità e una dimensione più concettuale, delicata ed eterea, discreta e quasi sussurrata.

Una metafisica del quotidiano (o dell'illusione?) che nasce dall'osservazione della complessità delle relazioni in natura, attraverso la creazione di immagini movimentate dalla tridimensionalità, intorno a un cubo in grado di arredare e ritmare lo spazio.
Una visione futuristica che scansa l'egocentrismo a favore di un'immagine molto più confortante: siamo tutti insieme. E in questa formula multicolore leggiamo un altro decisivo dettaglio: c'è speranza per la Storia della città".

Mercoledì, 30 Novembre 2022 10:29

"Democrazia e Futuro" con il Prof. Mario Rodriguez

Comunicazione politica e società dei media

La costruzione del con-senso all'epoca del web

Mario Rodriguez

Docente di Comunicazione Politica Università di Padova e di Milano

Venerdì 2 dicembre ore 16.30-19.30

Sala conferenza Camera di Commercio

Sabato 3 dicembre ore 9.30-12.30

Aula Magna IIS Giambattista Pentasuglia

Politica e comunicazione. Un binomio ormai inscindibile in un'epoca in cui i social network sono diventati importanti sistemi di costruzione della realtà. Ma qual è il meccanismo per rendere efficace la comunicazione in campo politico e in che modo si costruisce il consenso utilizzando i nuovi media?

Sono i temi centrali del seminario di Democrazia e Futuro il progetto di educazione alla politica del circolo culturale La Scaletta che si articolerà in due giornate: venerdì 2 dicembre dalle ore 16.30 nella sala conferenze della Camera di Commercio di Matera e sabato 3 dicembre dalle ore 9.30 nell'aula magna dell'Istituto di istruzione superiore Giambattista Pentasuglia.

Relatore del seminario Mario Rodriguez, docente di comunicazione politica nelle Università di Padova e Milano e fondatore di MR & Associati, società di consulenza nota nel mondo della comunicazione.

Persuasione, convincimento, consenso: sono termini che assumono un'importanza particolare quando si parla di nuovi linguaggi di comunicazione e del cambiamento in atto nella trasmissione dei messaggi in un sistema in cui è sempre più difficile distinguere gli emittenti dai riceventi. Il dibattito proverà a far emergere le contraddizioni e le strategie utilizzate per consentire la determinazione di un'agenda di argomenti di discussione da parte degli attori politici.

Agli incontri parteciperanno Gregorio De Felice, capo economista di Intesa San Paolo, Francesco Galtieri, responsabile dell'ufficio di coordinamento degli aiuti Onu in Siria,

Antonio Corrado addetto stampa del Comune di Matera e del giornalista Rossano Cervellera.

"Gli incontri dei prossimi venerdì e sabato – afferma Brunella Carriero, curatrice del progetto Democrazia e Futuro - confermano l'assoluta novità per Matera di avere avuto qui tra noi per due giorni, concentrati sul nostro territorio, dedicati alla nostra giovanissima platea, altissime personalità del mondo culturale, politico ed economico italiano. Un'occasione unica, che ha reso tutti noi più consapevoli, più competenti e, quindi, più forti, in un'epoca di sfide così grandi e difficili".

"E' l'ultimo seminario di questo secondo ciclo di iniziative - spiega il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi -. Abbiamo voluto chiudere con un tema di grande importanza come quello della comunicazione che anche in ambito politico si sviluppa soprattutto sui social network. Comunicazione è un termine usato e abusato. Tutti credono di sapere cosa significhi ma le interpretazioni sono molte e anche divergenti. Si cerca perciò di fare un po' di chiarezza su cosa significhi davvero ragionando principalmente su quanto avviene nel sistema politico. Il Circolo La Scaletta tornerà a proporre iniziative sul tema della democrazia l'anno prossimo con un nuovo format che stiamo predisponendo".

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Democrazia e futuro è un progetto del Circolo La Scaletta curato e coordinato dai soci Brunella Carriero e Nicola Savino ed è organizzato con la direzione scientifica da Luciano Fasano, docente di Scienza Politica all'Università di Milano.

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