Sala Ortega

 

 

 

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Nei primi anni '70 arrivò a Matera il pittore Josè Ortega, esule franchista accolto dai ragazzi del Circolo La Scaletta presso la sede di Palazzo Bronzini. A questa straordinaria esperienza umana e artistica è dedicata la sala di Ortega, dove è possibile ammirare la matrice per l’opera 'La casa rossa' presente sulla parete di sinistra, un omaggio alla sacralità di un luogo familiare, di una casa (La Scaletta, appunto…) che univa e che accoglieva e non contrapponeva. L'opera appartiene alla serie di grandi bassorilievi in cartapesta intitolata 'Morte e nascita degli innocenti' che è possibile ammirare, insieme alla serie 'Passarono', presso Casa Ortega

 

 

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                                                                             Matrice dell'opera 'La casa rossa' di Josè Ortega

 

                              

     La piramide, una sfera celeste e l’orma
     La geometria dello spazio secondo Josè Ortega

 

Sulla parete di fondo in tufo della saletta, un’opera (creata da Ortega con la collaborazione del ceramista Giuseppe Mitarotonda) che evoca il senso della vita.
In basso, le formelle in terracotta modellate a mano ed impresse sulla parete come orme e simbolo:
la forma di una zappa che lo stesso Ortega fissò sull’argilla, e l’impronta di un coltivatore della terra a richiamare il lavoro dei campi
(vi era in questo anche un chiaro riferimento alla figura del bue che affonda il suo passo nella terra, così come raffigurato nello stemma della città di Matera).
Nella parte centrale una “serta” di pomodori ed una di peperoni.
Sono il sangue della terra, il frutto del lavoro dell’uomo tra i respiri e la polvere delle ore.

In alto un taglio netto divide la composizione.
È la linea d’orizzonte (rifinita in stucco) posta in sezione aurea, dove compaiono
una sfera celeste, ed una piramide, simbolo della geometria dello spazio secondo Josè Ortega.

 

 

 

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                                                                                                   Dettaglio opera di Josè Ortega

 

 

Infine poste all’altezza della linea dell’arco (dalla parte interna) che funge da ingresso alla saletta, una serie di undici figure di santi, decorati su maiolica da Giuseppe Mitarotonda ( sotto la direzione dell’artista spagnolo) che fanno riferimento alle pitture delle Chiese Rupestri materane, ed all’inizio della storia di un  gruppo di ragazzi (i ragazzi della Scaletta…) che cambiò per sempre il destino di una città. Attualmente la Sala Ortega ospita la presidenza.

 

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                                                                                      In alto alcune delle maioliche di Giuseppe Mitarotonda

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