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Divina & Digital: come la Commedia di Dante ispira oggi

l’innovazione hi tech

  

Poeta insuperato e intellettuale visionario Dante Alighieri è stato anche uno straordinario “Uomo di Scienza” dal genio enciclopedico,  capace di attraversare con prodigiosa disinvoltura ogni confine tra arte e geografia astronomica, filosofia e matematica, storia e meccanica, nei versi della sua Divina Commedia dove, come è universalmente noto, ha veicolato l’interpretazione più profonda del sentire umano insieme a conoscenze scientifiche evolutissime per il suo tempo.

Quanti autori contemporanei potrebbero mai attribuirsi i saperi multidisciplinari che il “Sommo Ravennate” ha dimostrato nella sublime perfezione della Divina Commedia?  Quanti vantare la personalità carismatica di un pensatore che è stato tra i massimi innovatori del suo tempo e, da oltre settecento anni, continua ad ispirare anime e intelletti di tutto il globo compreso tanti informatici e creativi digitali che gli stereotipi vorrebbero in antitesi con i territori della lirica in volgare?

In questo complicato 2021 le celebrazioni dei 700 anni dalla scomparsa di Dante dal pianeta Terra hanno dato modo di ricordare – o far conoscere - l’immensa figura di questo iconico simbolo del multiforme ingegno umano, ma  l’anniversario ha contribuito soprattutto a stimolare idee, progetti iniziative, incentrate sul suo catartico viaggio in terzine nei tre mondi dell’aldilà.

In questa rubrica dedicata all’informale sguardo sul mondo delle Digital Humanities non potevo, quindi, trascurare una breve rassegna di quelle esperienze d’innovazione hi tech ispirate all’opera dell’Alighieri che, dalla mia personale prospettiva, risultano tra i più intriganti e rappresentativi esempi di come l’integrazione di strumenti informatici e sistemi multimediali possano contribuire alla valorizzazione e divulgazione creativa di opere classiche nella civiltà del XXI sec.

Il poema dantesco - composto da ben 101.698 parole e tradotto in 60 lingue - da oltre sette secoli si offre ai lettori come un insieme polisemico, perfetto per interpretazioni multidimensionali. Non a caso, quello che è uno dei pilastri della letteratura d’occidente è anche uno dei testi più utilizzati per l’applicazione di modelli di ricerca a carattere scientifico - dalla statistica all’intelligenza artificiale -   perché si presenta come un “dataset” formidabile. Una delle definizioni che personalmente preferisco dell’opera, infatti,  è  quella di “Patrimonio di umanità” visto che il più straordinario capolavoro della letteratura italiana rappresenta una miniera inesauribile di contenuti eterogenei, a cui è possibile  approcciare  partendo da ogni categoria dello scibile umano.

Tralasciando qui ogni cenno alle innumerevoli opere che sono state realizzate nei secoli e a livello planetario dagli studiosi di ogni ambito scientifico (missione impossibile!) sul diamante prodotto dall’ingegno dantesco, quello che m’interessa sottolineare è l’idea che la Divina Commedia si possa intendere anche come una sorta di “Entità frattale”, in grado di  emettere un mosaico di differenti vibrazioni e frequenze, su cui ognuno ha la possibilità di  sintonizzarsi in base agli strumenti spirituali, di sensibilità o cognitivi a disposizione.

L’innegabile global appeal della “Divine Comedy” si propaga ancora nel nostro quotidiano proprio perché la forza del messaggio di Dante è davvero universale e potente ma anche perché plurivoco, viva fonte di ispirazioni e visioni caleidoscopiche per artisti, cultori della libertà di pensiero (vista anche la valenza politica ed etica dell’eredità lasciata dal Ghibellin fuggiasco), ma anche appassionati di algoritmi.

Di seguito presenterò, quindi, molto brevemente alcuni progetti che mi sono sembrati interessanti, sia sotto il profilo dell’innovazione tecnologica che concettuale, e tutti rigorosamente Made in Bel Paese. Mi si conceda la “parafrasi per sfizio” dell’espressione coniata dal Sommo per definire l’Italia, giusto per rimarcare come l’impronta di Dante sia ancora contemporanea nella nostra comunicazione quotidiana al fine di stimolare nel lettore la curiosità a seguirne autonomamente le tracce dentro e fuori la Commedia. Infatti, se avete voglia di googlare un po’ sull’argomento potrete davvero rimaner sorpresi nello scoprire le innumerevoli declinazioni ICT dell’eredità dantesca, e non solo per le celebrazioni in atto.
Intanto potete cliccare sui link.

I versi divini incontrano le stelle

"...E quindi uscimmo a riveder le stelle" .  L’ultimo verso dell’Inferno, richiamato anche dalla recente iniziativa artistica firmata da La Scaletta, non può esser che l’incipit perfetto per introdurre la notizia che ad ottobre 2021 la Divina Commedia volerà nello spazio.  In occasione delle celebrazioni dedicate al Sommo Poeta, infatti, la casa editrice bolognese Scripta Maneant - in collaborazione con Human Space Services - ha deciso di affidare  letteralmente all’universo la custodia dell’intero capolavoro dantesco.  “Ad eterna testimonianza dell’Umano Ingegno”  durante la  missione dell’ISS-Expedition 66, il poema sarà liberato nel cosmo dalla Stazione Spaziale Internazionale. 
I sublimi versi sono stati incisi al laser su quattro lastre di titanio e oro, per resistere alle temperature estreme dello spazio, con un corpo della lettera 1.1 dal punto di vista tipografico, che tradotto nel sistema metrico decimale significa circa 3,4 decimi di millimetro ogni riga di scrittura. Miracoli della tecnologia!

Questa iniziativa, che porterà per la prima volta un libro ad orbitare intorno alla Terra è denominata “Astra Maneant” e prevede anche che una copia gemella dell’opera compia una passeggiata  tra le stelle per rientrare sulla Terra con le firme dei cosmonauti che partecipano alla missione. Tutti i dettagli potete scoprirli su https://www.scriptamaneant.com.

Surfing digitale sulle tracce di Dante

Particolarmente divertente e illuminante è l’esperienza proposta dal progetto divinecomedy.digital, (https://divinecomedy.digital/#/)  ideato e sviluppato da The Visual Agency, una società italiana di servizi per la data visualization e l’information design. Si tratta di uno strumento innovativo che permette agli utenti di scoprire e studiare on line l'ampio corpo di opere d'arte collegate e ispirate alla Divina Commedia nel mondo.  Un’iniziativa di Digital Humanities realizzata all’insegna dello spirito di democratizzazione del patrimonio culturale e artistico,  risultato di un imponente lavoro di catalogazione e ricerca che ha dato forma e vita ad una banca dati davvero incredibile.
L’utente che si collega al sito è invitato a vivere  un’esperienza di “slow surfing digitale”, con modalità totalmente autonome, attraverso  la visualizzazione interattiva di circa 1.000 capolavori di artisti (da Sandro Botticelli a Joseph Anton Koch) che negli ultimi sette secoli hanno interpretato nell’arte le oltre 400 scene descritte da Dante nella Divina Commedia. Per gli appassionati “Dantenauti” c’è anche l’opportunità di affrontare una bella sfida: partecipare attivamente all’integrazione dell’archivio con la segnalazione di opere non ancora incluse.


Immersioni divine a Santa Croce

Si intitola  “Dante, il Poeta Eterno” l’iniziativa che, invece,  sarà ospitata presso il Complesso Monumentale di Santa Croce a Firenze fino al 10 gennaio 2022. Si tratta, in estrema sintesi, di una mostra multimediale che attualizza la celebre opera dell’incisore francese Gustave Doré, le cui illustrazioni della Divina Commedia sono ormai parte dell’immaginario collettivo. Il progetto è stato allestito  attraverso il “rework” delle illustrazioni firmato dall’artista pugliese Felice Limosani, che ha reso animate e immersive le immagini, fruibili anche in realtà  immersiva. L’obiettivo dell’evento -  promosso da FEC, Comune di Firenze, Opera di Santa Croce -  è stato quello di rendere la Commedia una sorta di “Libro vivente” in cui è letteralmente possibile immergersi a livello multi sensoriale,  grazie alla costruzione di un continuum tra immagini e spazio, con le animazioni perfettamente integrate nell’architettura della Cappella Pazzi. Se non riuscite a vivere l’esperienza live a Firenze vi consiglio di visitare il sito https://danteilpoetaeterno.it/ per farvi un’idea della portata poetica-innovativa dell’idea.

P.S.: Sono molto legata a questo progetto, che crea una dimensione percettiva senza precedenti del viaggio ultraterreno di Dante, perché la fase di studio preliminare delle animazioni delle 135 immagini digitalizzate (75 dell’Inferno, 42 del Purgatorio e 18 del Paradiso), è stato avviata e promossa, a Foggia, dalla Mediafarm s.r.l., società per cui lavoro.


Dante 3D: studiare la Commedia diventa smart

L’innovazione digitale per l’Education è uno degli ambiti in cui molto si sta investendo negli ultimi anni ma, a mio modesto avviso, sono davvero pochi i risultati che possono ritenersi ben riusciti quando passano dalla fase progettuale a quella di utilizzo su campo. “La Com3Dia” di BricksLab Content Factory (https://lacom3dia.it) è, invece,  un progetto di didattica digitale integrata davvero ben fatto.
Si tratta di una ricostruzione 3D del viaggio dagli inferi al paradiso che invita a studiare in modo inedito la Commedia per scoprirne la sorprendente attualità attraverso strumenti multimediali e interattivi. Le illustrazioni originali hanno un accattivante stile “fumettoso” che non può lasciare indifferenti i più giovani, Inoltre, i contenuti sono stati sviluppati per essere fruiti con ogni device: PC, tablet, smartphone, Lim e proiettori e anche in modalità “aumentata” grazie all’uso di caschetti e visori per la realtà virtuale. Speriamo arrivi presto a solleticare la fantasia di tanti studenti per avvicinarli alla lettura dell’opera.

L’Avatar di Dante

Si chiama "Divina” il progetto di intelligenza artificiale e tecnologia avanzata, promosso dal Consiglio regionale della Toscana, in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa, per celebrare il poeta toscano che è stato presentato lo scorso settembre. 
Si tratta di un'installazione artistica itinerante, sviluppata da un pool di ingegneri, makers e dall'artista digitale BluPXLs, che unisce insieme un secolo di tecnologia in un dialogo apparentemente impossibile. Infatti, il sistema è composto da un sensore di depth scanning del 2021 e una telescrivente del 1940 che collaborano insieme a 30 televisori, una stampante, un videogioco e 5 computer in una mediazione linguistica a base binaria, attivata dalla presenza umana. Infatti, gli utenti che si avvicinano all’installazione - molto fascinatoria a livello di concept -  avviano una scansione del volto per fare in modo che il sistema restituisca una  terzina su misura del visitatore, grazie all’algoritmo che associa tre versi a caso della Divina Commedia.
L’utente dell’esperienza, poi,  collegandosi al sito https://www.divina700.it e inserendo il codice stampato dall’avatar, vedrà  illustrati i Canti a cui appartengono i versi.

A proposito di algoritmi, concludo con una parentesi riflessiva estemporanea su come il fil rouge della storia e della tecnologia attraversa e collega i tempi secondo logiche armoniche di connessione. Sono molti gli studi che attestano la conoscenza approfondita di Dante della scienza araba del tempo ( ad esempio es.  nel Convivio egli cita esplicitamente il trattato di astronomia Al-Farghani).
Ma ”Forse non tutti  sanno” che il nostro termine “Algoritmo” deriva dal nome latinizzato di  Al-Khuwarizmi, appellativo con cui era conosciuto il matematico, geografo e astronomo persiano Mu?ammad ibn Musa vissuto intorno al 780-850 sec. d.C.,  autore di numerosi trattati scientifici e riconosciuto come il padre dell’Algebra, che deriva dalla parola araba “al-jabr”, traducibile come “riparare, mettere a posto”. Come non pensare all’assonanza metaforica del catartico viaggio di Dante verso il Paradiso per “riparare la sua anima” incontrando L'amor che move il sole e l'altre stelle?  

 

 

Valentina Scuccimarra

(Giornalista e Project manager)

 

Dante 2

Elaborazione grafica di Valentina Scuccimarra

 

 

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