Gabriella

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Il Presidente Paolo Emilio Stasi esprime la soddisfazione del Circolo La Scaletta per l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Regionale della Basilicata, della mozione presentata dal consigliere Perrino e condivisa  dai consiglieri Quarto, Cifarelli, Braia e Vizziello con i quali, proprio nei giorni scorsi, si era tenuto un incontro presso il Circolo ed ai quali erano state evidenziate alcune criticità a cui dare soluzione prioritariamente e tra queste sicuramente quella oggetto della mozione, oltre quella della sanità.

 

La mozione impegna la Giunta "ad inserire  in sede di sottoscrizione dell'Accordo per la coesione Governo - Regione per la programmazione FSC 2021-27 la realizzazione dell'Asse viario Murgia - Pollino ed in particolare i tratti Gioia del Colle - bypass Matera ed il bypass Matera - Svincolo SS 175 per Metaponto in quanto immediatamente cantierabili e ammissibili al finanziamento".

 

"Si tratta - sottolinea Stasi - di un primo passo significativo verso il raggiungimento di un obiettivo infrastrutturale che deve essere prioritario per la Basilicata anche in virtù dell'intenso volume di traffico, e di conseguenza della sicurezza, che si sviluppa lungo l'asse viario Matera-Basentana. E' importante che su questo punto ci sia stata la convergenza di tutto il Consiglio Regionale, a cui va il ringraziamento de La Scaletta, senza alcuna divisione legata all'appartenenza politica od altro.

E' evidente che il Circolo porrà attenzione ai passi amministrativi successivi perché non ci siano "distrazioni". Queste opere viarie sono strategiche e devono essere realizzate per il bene e la tenuta, come si è più volte ribadito, dell'intero territorio regionale.

E' necessario, a questo punto, che si accendano, anche, i riflettori sul terzo lotto della strada (Svincolo ex ss 175 - Basentana) su cui nei giorni scorsi, in risposta ad un'interrogazione del parlamentare lucano, Aldo Mattia, il Governo ha reso noto di avere in programma la realizzazione di interventi urgenti di messa in sicurezza. Sarebbe indispensabile, in proposito, fare in modo che i lavori non precludano in futuro il possibile allargamento del tronco a 4 corsie e per questo motivo sarebbe opportuno avviare la progettazione per l'adeguamento del tratto esistente o, in alternativa, per individuare un nuovo percorso che consenta di superare i problemi idrogeologici che caratterizzano quella parte del territorio".

E' online sul portale www.quadernidelascaletta.it il nuovo numero de I Quaderni, la rivista trimestrale di arte, cultura e storia del Circolo La Scaletta.

Il tema conduttore intorno al quale si svilupperanno gli interventi delle prestigiose firme della pubblicazione sarà quello dei "confini".

Una parola di strettissima e drammatica attualità a cui si ispirano gli autori e che sarà declinata nelle sue accezioni legate ai concetti e agli argomenti trattati negli articoli.

In questo numero da segnalare la riflessione di Massimo Bray, direttore editoriale della Enciclopedia italiana Treccani e già ministro della cultura, dal titolo "Matera, un viaggio oltre lo spazio ed il tempo" che racconta la città: "Un esempio di come la cultura, la storia, l'arte e il paesaggio possano divenire motore di sviluppo sostenibile e rinascita di una comunità, che si riscopre coesa intorno alle sue tradizioni e narrazioni, alla sua storia millenaria, ai suoi simboli, non chiudendosi dentro di essi ma anzi facendone vessilli di apertura all'Europa, al Mediterraneo, al mondo".

Altra novità del numero 11 de I Quaderni l'esordio del fotografo di fama internazionale Giorgio Cravero, che aveva già collaborato con la rivista, con una rubrica tutta sua: "Vita delle forme".

Di grande interesse inoltre l'intervento della scrittrice e giornalista Antonella Galli (firma delle pagine di Arredo Design 24 del Sole24Ore) che presenta il suo nuovo libro: "I luoghi del design in Italia". E come sempre spazio anche alle nuove leve, come la giovane e promettente artista Carola Allemandi. Per le audioletture invece da segnalare (oltre a quelle di Emilia Fortunato e Chiara Lostaglio) anche la voce del noto attore lucano Antonio Petrocelli.

E poi le riflessioni come sempre di grande interesse del professore di Economia Monetaria alla Bocconi di Milano, Donato Masciandaro (I confini tra Stato, finanza e cittadini), dell'ordinario di scienza politica all'Università di Milano, Luciano Fasano (Democrazia e futuro, la liberaldemocrazia e l'arte della separazione) di Tito Lucrezio Rizzo, già consigliere capo servizio della Presidenza della Repubblica (L'aspro cammino della donna sullo stretto sentiero della parità).

Originale e piena di curiosità la rubrica "Natura e Simboli", così come molto interessante ed attuale quella dedicata alle nuove forme di comunicazione "digital storytelling", a firma di Valentina Scuccimarra docente di semiotica dei linguaggi digitali.

 

"La straordinaria partecipazione di Massimo Bray a questo numero dei Quaderni - sottolinea il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - insieme alle numerose e prestigiose firme che animano la rivista, certifica il grande valore culturale raggiunto ormai dalla nostra pubblicazione, che vuole proporsi sempre più come uno spazio aperto di riflessioni, idee e contaminazioni socio-culturali"

 

"Ogni nuovo numero dei Quaderni - aggiunge il curatore della pubblicazione, Edoardo Delle Donne - è come un viaggio sempre più affascinante nella nostra cultura e nella nostra contemporaneità. Avendo come compagni di viaggio prestigiose firme del panorama universitario italiano, star della fotografia, scrittori di successo, artisti affermati e giovani ricchi di talento ed entusiasmo. Un viaggio che ci conduce sicuri oltre i confini dell'ordinario".

Il presidente Paolo Emilio Stasi esprime la grande soddisfazione del Circolo La Scaletta per l'assegnazione del Premio Letterario Basilicata, nella sezione saggistica, al libro

"Architettura rurale e Novecento" di Raffaele Pontrandolfi e Adriana Raguso (Edizioni Magister).

La pubblicazione contiene i risultati di un lavoro di ricerca condotto dagli autori su invito del Circolo La Scaletta di Matera e sostenuto finanziariamente dalla Total Energies. La ricerca è stata coordinata ed indirizzata da un Comitato Tecnico Scientifico istituito sulla base di un accordo di collaborazione stipulato tra il Circolo La Scaletta e il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell'Università della Basilicata (Dicem).

Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia,  la ricerca è stata sviluppata  a partire da un'analisi approfondita delle fonti bibliografiche e documentali sul tema, tentando di rintracciare i riferimenti e le esperienze più significative alla base delle sperimentazioni insediative moderne relative al rapporto tra città e campagna.

 

"Siamo orgogliosi - sottolinea il presidente Stasi - di aver contribuito alla realizzazione di un libro di grande qualità che ottiene oggi un prestigioso e meritato riconoscimento. Il Circolo La Scaletta ha ritenuto che la storia e la peculiarità dei Borghi materani necessitavano di un importante lavoro di ricerca per rileggere il processo storico-evolutivo che ha caratterizzato l'urbanistica di Matera a partire dallo sfollamento dei Sassi. E' evidente che l'intento de La Scaletta nell'attivare questo prezioso studio non era finalizzato solo alla conoscenza più approfondita dei processi e dei risultati del "Laboratorio Matera" degli anni '50 - ed al confronto con analoghi progetti ed esperienze che nello stesso periodo, ed ancor prima, si realizzavano in altri contesti italiani ed internazionali - ma di far comprendere  che la storia dei Sassi, ma soprattutto delle sue genti, non si esaurisce negli antichi rioni ma ha avuto continuità nei Borghi e nei Quartieri. Analogie e diversità tra loro. I Sassi  sono frutto di un processo urbanistico-architettonico spontaneo.  Borghi e Quartieri sorgono dopo un processo urbanistico-architettonico indagato e progettato da diverse e specialistiche figure professionali. Il confronto non può non suscitare fascino ed interesse anche tra i non addetti. Borghi e Quartieri devono essere quindi, naturalmente, inseriti nel circuito di conoscenza dell'intera vicenda nota come "risanamento Sassi". E' d'obbligo la loro salvaguardia, il risanamento e la valorizzazione. Anch'essi devono diventare tappa obbligata per chi vuole conoscere, compiutamente, Matera e la sua storia. Il libro di Pontrandolfi e Raguso, a loro va il più grande ringraziamento per lo straordinario lavoro di studio e ricerca, permette di comprendere appieno come l'identità di Matera sia fortemente legata a questa nuova interpretazione del ruolo che i borghi rurali hanno con la città".

Un coordinamento per studiare ed organizzare iniziative efficaci per sollecitare le Istituzioni ad affrontare ed a risolvere la crisi organizzativa e gestionale del sistema sanitario regionale.

E' stato istituito nei giorni scorsi a Matera su iniziativa del Circolo Culturale La Scaletta nel corso di un incontro organizzato nella sede del sodalizio.

Vi hanno partecipato: Ordine dei Medici della Provincia di Matera, Ordine degli Architetti della Provincia di Matera, Avis, Altroconsumo, CSV, APD, Legambiente, Lions Host, Lions Città dei Sassi, Fondazione Zetema e Casa di Ortega oltre ad alcuni medici e cittadini attenti ai problemi della sanità.

 

Durante la riunione è stato avviato un confronto sulle criticità della sanità lucana ed in particolare di quelle del territorio materano a partire dal grande malato, l'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, che non riesce più a svolgere le funzioni che le sono assegnate dalla legge in qualità di Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) di primo livello.

 

Nel corso dell'incontro è stato ribadito che la gravità della situazione richiede una mobilitazione straordinaria del territorio e che le associazioni valuteranno l'organizzazione di iniziative di protesta accompagnate da proposte concrete per ripristinare le condizioni minime per l'esercizio del diritto alla salute di tutti i cittadini lucani.

 

"Crediamo sia arrivato il momento - spiega il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - di chiedere chiarezza alle Istituzioni preposte per comprendere quale sia l'idea sul futuro della sanità della Basilicata. Da tempo il riferimento dei pazienti del Materano, anche per cure che non richiedono particolari specializzazioni, sono gli ospedali pugliesi, il Miulli di Acquaviva delle Fonti in particolare. Non è pensabile che questa situazione perduri. Nonostante le sollecitazioni degli ultimi anni non si intravede un disegno strategico né sono state prese misure realmente efficaci per arginare il problema. La Scaletta, unitamente a professionisti della sanità di grande esperienza, ha prodotto una serie di documenti in cui si indicavano soluzioni possibili nel breve periodo che sebbene apprezzate dai decisori politici regionali, non hanno generato azioni, anche diverse da quanto da noi auspicato, per invertire la tendenza. Per questo abbiamo voluto chiamare a raccolta le associazioni e gli ordini professionali del territorio, e che ringraziamo per aver accolto il nostro invito, per ragionare insieme sulle azioni da mettere in campo".

 

Nei prossimi giorni le associazioni indicheranno i loro rappresentanti nel gruppo di lavoro e sarà insediato ufficialmente il coordinamento che adotterà le iniziative che riterrà opportune per tenere alta l'attenzione sullo stato di salute della sanità lucana coinvolgendo, quindi, altri Ordini ed Associazioni dell'intero territorio regionale.

Un racconto per ricostruire la vita di Victor Salvi, un arpista divenuto costruttore di arpe e imprenditore di successo in grado di migliorare e di innovare uno strumento musicale le cui origini si perdono nella storia dell'uomo. Un dialogo immaginario per ripercorre le tappe della sua esistenza a partire dal suo legame con Viggiano, paese di nascita della mamma, Apollonia Paoliello.

 

Sarà presentato a Matera, venerdì 13 ottobre alle ore 17.30, nella sede del Circolo Culturale La Scaletta, in via 7 Dolori, il libro di Biagio RussoVictor Salvi, il signore delle Arpe.

A dialogare con l'autore sarà l'imprenditrice e socia de La Scaletta, Marianna Dimona. Il noto attore Antonio Petrocelli (originario di Montalbano Jonico, ha recitato in film, tra gli altri, di Nanni Moretti e Francesco Nuti) leggerà alcuni passi del testo mentre l'arpista Lidia Contini suonerà un intermezzo musicale.

 

Il libro è soprattutto il racconto di un arpista, che dopo aver suonato sotto la bacchetta di Toscanini, decide di dedicarsi all'innovazione, alla rivoluzione, di uno strumento complesso e fragile, ripercorrendo le orme del padre liutaio e completando la sua missione.

Una vicenda romantica e apparentemente impossibile. Da un'officina mobile di riparazione di arpe, a metà degli anni Cinquanta a Chicago, a un'azienda leader nel mondo, simbiosi di arte e industria, tradizione e bellezza, passato e futuro. Con le radici a Piasco.

La storia di Victor Salvi è la traiettoria di un imprenditore visionario, di un mecenate sensibile, di un collezionista disincantato, follemente innamorato dell'arpa e della musica. Ad esse ha dedicato, con afflato viscerale, tutta la vita. In punta di piedi, ma con un'intelligenza e una tenacia inossidabili. Senza mai dimenticare gli anelli del tempo. Senza mai negare il debito nei confronti della tradizione, storica e famigliare.

Il racconto, romanzato per la volontà di restituire il calore dell'umanità di una figura dal grande fascino, è il risultato di un lungo lavoro di ricerca, svolto nel rispetto di riferimenti storici, interviste pubbliche, documenti e materiali d'archivio.

Il libro, edito da Lavieri, è impreziosito dalle illustrazioni della disegnatrice Erika De Pieri.

 

"Siamo lieti - spiega il Presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - di ospitare la presentazione di un libro molto interessante che svela la personalità di un musicista divenuto costruttore di arpe e imprenditore che ha innovato lo strumento fino a diventare un riferimento per gli strumentisti di tutto il mondo. Il suo legame con la Basilicata e con Viggiano, di cui è cittadino onorario, ce lo fa sentire più vicino a noi e costituisce un pezzo della nostra storia".

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