
Gabriella
Adeguamento della Statale 7, prolungamento della linea Fs fino a Gioia del Colle e condotta idrica Valbasento le priorità illustrate al Vicepresidente della Giunta Pasquale Pepe
Una delegazione dei soci del Circolo La Scaletta ha incontrato nei giorni scorsi, nella sede del sodalizio in Via Sette Dolori a Matera, l'assessore regionale alle Infrastrutture Pasquale Pepe. Al centro del confronto, durato poco più di un'ora, alcune delle priorità che La Scaletta ritiene che debbano essere affrontate con celerità per ridare slancio allo sviluppo del territorio lucano e per arginare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne.
Dopo i saluti del Presidente de La Scaletta, Franco Di Pede, gli ex presidenti Paolo Emilio Stasi e Franco Vizziello, ed il socio fondatore Raffaello de Ruggieri hanno illustrato all'Assessore le posizioni del Circolo sull'adeguamento della Strada Statale 7 Gioia del Colle-Matera-Basentana (primo tronco della trasversale Murgia-Pollino), sulla realizzazione della condotta adduttrice Marconia-Pisticci-Ferrandina che consentirebbe di rendere stabili gli approvvigionamenti idrici nelle aree industriali della Valbasento e sul prolungamento dei binari della ferrovia nazionale fino alla stazione di Gioia del Colle che si trova sulla tratta Taranto-Bari interessata da lavori di potenziamento e velocizzazione.
Nel corso del confronto, è stato ribadito che l'unico modo per fare realmente della Basilicata uno snodo logistico per l'intero Mezzogiorno è quello di realizzare trasversali infrastrutturali che colleghino i tre mari (Tirreno, Ionio e Adriatico) sia su ferro che su gomma. Per il collegamento stradale Gioia del Colle-Matera-Basentana, il Circolo ha chiesto che la Regione acceleri gli iter di realizzazione considerando che, per i primi due lotti (Gioia del Colle-Matera e bypass Matera-svincolo Sp3 Metaponto), esistono già gli studi di fattibilità tecnico economica che consentirebbero l'immediata appaltabilità delle opere. Le risorse necessarie potrebbero rivenire dalla rimodulazione dei fondi Fsc o attingendo ad altri canali di finanziamento. La Statale 7, è stato ribadito, è di gran lunga la strada a più alta intensità di traffico dell'intera regione, ha indici di incidentalità elevatissimi ed è un'arteria di collegamento su cui si snoda, dopo l'ammodernamento delle SS96-99, il traffico pesante proveniente da Bari e diretto verso la Jonica e la Basentana. Per questo motivo merita un'attenzione particolare rispetto a qualsiasi altra infrastruttura regionale.
L'Assessore Pepe ha ribadito che anche il Governo Bardi ritiene prioritari questi interventi, insieme all'adeguamento della strada Salerno-Potenza-Bari (collegamento attraverso il valico di Pazzano Sp123-SS96bis) che costituisce un'altra infrastruttura considerata strategica per lo sviluppo dell'area Nord della Basilicata. Pepe ha assicurato che non esiste alcun dualismo né conflitto tra i progetti che riguardano la Statale 7 e la 96bis, che la Regione intende portare avanti parallelamente e senza gerarchie di alcun tipo. L'Assessore ha reso noto che entrambe le opere hanno costi simili (circa 503milioni di euro per il bypass Matera e 536 per il tunnel di Pazzano) e che potrebbero essere finanziate nell'ambito dell'accordo di programma Anas utilizzando le risorse dedicate del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc). Pepe ha sottolineato che al momento gli iter di realizzazione delle due infrastrutture sono al vaglio della commissione di valutazione di impatto ambientale del Mase (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) e che entrambe hanno ricevuto il via libera del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, la Salerno-Potenza-Bari con qualche mese di anticipo (circa otto) rispetto alla Statale 7. Quanto al progetto della condotta Valbasento, l'Assessore la ritiene oltremodo interessante e la considera "indispensabile per mettere in sicurezza l'approvvigionamento idrico dell'area industriale e per renderla attrattiva per gli investitori".
"È stato un momento di confronto molto proficuo - ha sottolineato Pepe, a margine dell'incontro - durante il quale, grazie all'apporto di idee offerto da persone competenti e a conoscenza delle questioni, si è potuto entrare nel merito delle stesse. La logica che ha accomunato tutti gli interlocutori è quella di fare subito e fare bene su questioni infrastrutturali di rilievo, viarie, ferroviarie e idriche. Insomma, un ottimo modo di lavorare che segna l'inizio di un percorso partecipato ma proficuo".
"Siamo molto soddisfatti - ha concluso il Presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede - per il clima cordiale e collaborativo in cui si è svolto questo incontro. Abbiamo illustrato all'Assessore i progetti che riteniamo indispensabili per dare un futuro al nostro territorio e abbiamo constatato la sua volontà di lavorare alla loro realizzazione. Contiamo di poter replicare questo confronto per dare il nostro contributo, se sarà richiesto, alla soluzione dei problemi della Basilicata senza lasciarsi condizionare da inutili e dannosi steccati".
I Quaderni de La Scaletta, uscito il nuovo numero in versione scaricabile in formato .pdf
E' online sul portale www.quadernidelascaletta.it, e scaricabile in formato.pdf, il numero 14 de I Quaderni, la rivista trimestrale di arte, cultura e storia del Circolo La Scaletta, curato dallo storico dell'arte, Edoardo delle Donne.
Il tema conduttore attorno al quale si svilupperanno gli interventi delle prestigiose firme della pubblicazione sarà quello delle "affinità".
La parola affinità ha radici antiche e significati sfaccettati che hanno attraversato la storia, modellandosi a seconda del contesto sociale, filosofico e culturale. Derivata dal latino affinitas, indicava in origine il legame tra due entità non necessariamente legate da sangue, ma piuttosto da un qualche tipo di vicinanza o somiglianza. Da qui si sviluppa un ventaglio di interpretazioni che si dipanano a partire dalla chimica (l'attrazione tra due elementi che reagiscono e si uniscono) e sfociano nel concetto di affinità elettive sublimato da Goethe nel suo omonimo romanzo, fino a toccare la sociologia e le relazioni umane.
"Le affinità - spiega il Presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede - non riguardano solo la sfera degli affetti, bensì le più diverse espressioni del nostro vivere ed interagire nel mondo, che saranno evidenziati nei testi dei nostri autorevolissimi autori. In questo numero, si aggiungono alla nostra famiglia con le loro riflessioni stimolanti: la sceneggiatrice e giornalista Antonella Gaeta, il progettista culturale Fabio Gusella, la Presidente della "Fondazione Sassi" di Matera, Maria Giovanna Salerno. Ci sono poi i contributi straordinari dell'attore regista e sceneggiatore Luigi Lo Cascio che impreziosisce il numero con una sua lettura della città di Matera, e del politologo e docente emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna, Gianfranco Pasquino, che racconta il percorso ancora attuale della Costituzione Italiana e dei valori in essa contenuti. Da non perdere tra i tanti e tutti eccellenti articoli, le osservazioni di Donato Masciandaro, docente di Economia alla Bocconi di Milano, sull'Intelligenza Artificiale, le traiettorie tracciate da Raffaello de Ruggieri tra Adriano Olivetti e Matera e quelle sottolineate da Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere capo servizio presso la Presidenza della Repubblica, tra Carducci e De Sanctis per una 'rinascita morale dell'Italia".
"Basterebbe - conclude il responsabile editoriale dei Quaderni, Edoardo Delle Donne - scorrere le firme di questo 14° numero per comprendere la dimensione culturale e artistica raggiunta dai Quaderni in questi 4 anni anni di lavoro appassionato e scrupoloso, e che hanno fatto della rivista on line del Circolo la Scaletta un vero e proprio laboratorio innovativo di critica e idee".
Parco eolico incompatibile con la tutela di un sito Unesco, La Scaletta: impatto visivo inaccettabile, si valuti azione legale
"È difficile comprendere come possano essere compatibili le pale eoliche con un territorio tutelato dall'Unesco ed è per questo che crediamo che ci siano tutte le condizioni per chiedere che un tribunale si esprima sulla questione".
È il commento del presidente del Circolo La Scaletta, Francesco Paolo Di Pede, alla notizia della possibile installazione di due parchi eolici nel territorio di Matera, uno dei quali addirittura a soli 2 chilometri dall'area paletnologica e dai confini del Parco regionale della Murgia e delle Chiese Rupestri del Materano.
"È utile ricordare che la tutela dell'Unesco comprende i Sassi e si estende al 'prospiciente altipiano murgico' che indubbiamente sarebbe deturpato dalla presenza di impianti eolici visibili dai luoghi che rappresentano un patrimonio mondiale dell'umanità. L'impatto visivo, al pari di quello ambientale e naturalistico, è un elemento che non può non essere considerato quando si parla di territori sotto tutela. Per questo motivo - conclude Di Pede - chiediamo alla Regione di valutare attentamente questo aspetto nella concessione dell'autorizzazione all'installazione del parco eolico nelle vicinanze delle aree tutelate. Nel contempo, sarebbe opportuno che il Comune valutasse ogni tipo di battaglia, anche quella legale, per evitare che si possa fare scempio del territorio e per fare in modo che si sancisca una volta per tutte l'impossibilità di modificare, anche solo visivamente, un paesaggio che costituisce un enorme patrimonio storico, naturalistico e culturale universalmente riconosciuto. Un'ultima considerazione sull'etica di un'attività economica e d'impresa che non dovrebbe svilupparsi contro il territorio e che non pot rebbe neanche, come sancisce l'articolo 41 della Costituzione, 'svolgersi in contrasto con l'utilità sociale'. È più utile socialmente la produzione di poche centinaia di watt che sicuramente non cambieranno le sorti del Pianeta, o la conservazione di un patrimonio che appartiene all'umanità? Crediamo che non siano dubbi sulla risposta".
Una festa della democrazia. A Matera Auditorium Gervasio gremito di studenti per la lectio magistralis del professor Gianfranco Pasquino
La Costituzione contiene la promessa di un'Italia che ancora non si è compiuta. I suoi dettami, i valori che esprime, la tendenza a voler perseguire un'ideale di eguaglianza di opportunità da garantire a tutti i cittadini, restano una traccia da seguire nel futuro. Perché le carte costituzionali, storicamente e in tutti i contesti internazionali, sono state modificate solo in presenza di reali cambiamenti ed evoluzioni storiche. E' successo in Francia nel 1958, in Germania con l'annessione dell'Est del Paese. In Italia, invece lo si è fatto con meno rigore e i risultati si vedono soprattutto con le modifiche al Titolo V che ha introdotto i cambiamenti attuali sull'autonomia differenziata delle Regioni.
Gianfranco Pasquino, uno dei politologi italiani più stimati, docente emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna e allievo di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, ha tenuto ieri, nell'auditorium R. Gervasio di Matera una lectio magistralis seguita da circa 400 studenti del quinto anno delle scuole superiori della città: il Liceo Scientifico Dante Alighieri, il Liceo delle Scienze Umane T. Stigliani, Il Liceo e l'Istituto tecnologico G.B. Pentasuglia e l'Istituto di istruzione superiore Turi-Morra.
Tre ore di lezione e di dialogo tra l'esperto docente e i ragazzi, intervallato da esibizioni musicali da parte dei ragazzi che hanno spaziato dalla musica classica proposto da una formazione del Liceo Musicale Tommaso Stigliani accompagnata dai professori Giamba e Schiavone e diretti dal professor Basile, ad una versione funk dell'inno nazionale della Repubblica italiana, suonato dal PentaSound una band dell'Istituto Pentasuglia guidati dalla professoressa Paola Scasciamacchia. Il seminario è stato ripreso e seguito dalla digital web tv del Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera.
L'iniziativa, organizzata dal Circolo La Scaletta in collaborazione con il Comune di Matera nell'ambito del progetto Democrazia e Futuro coordinato da Brunella Carriero e Nicola Savino, ha raggiunto lo scopo di coinvolgere gli studenti della città a riflettere sulla modernità della Carta Costituzionale e sui suoi principi fondamentali nella giornata precedente alle celebrazioni dell'insurrezione della città di Matera contro l'occupazione nazista.
"L'ampia partecipazione delle scuole - sottolinea Brunella Carriero che ha condotto la giornata - l'attenzione dei ragazzi durante la lezione del prof Pasquino e l'esibizione dei gruppi musicali ci ripagano dello sforzo fatto per organizzare questa iniziativa. Uno degli obiettivi di Democrazia e Futuro è quello di accendere nei giovani la passione per la politica intesa come servizio civico e come strumento democratico di partecipazione al destino delle nostre comunità. Il professor Pasquino è riuscito con il suo linguaggio chiaro a toccare le sensibilità dei ragazzi e questo è il successo che più ci gratifica. I giovanissimi, mi piace usare questa frase di Plutarco, sono fiaccole da accendere nella via delle libertà".
"Il percorso di democrazie e Futuro, progetto del Circolo La Scaletta - spiega il Presidente Franco di Pede - proseguirà nel 2025 con altre iniziative che avranno lo scopo di coinvolgere le giovani generazioni e l'intera comunità nell'approfondimento dei temi della politica. Credo che sia un impegno da portare avanti specie in un'epoca di crescente disillusione che rischia di compromettere il cammino e l'affermazione compiuta della democrazia".
La Costituzione: rivoluzione promessa Lectio Magistralis Di Gianfranco Pasquino
La Costituzione: rivoluzione promessa
Lectio Magistralis
Di Gianfranco Pasquino
Professore emerito di Scienza Politica
Università di Bologna
Matera
20 settembre ore 9.30
Auditorium R. Gervasio
"La Costituzione: rivoluzione promessa". E' questo il tema della lectio magistralis che il professor Gianfranco Pasquino, terrà venerdì 20 settembre 2024 alle ore 9.30 nell'auditorium "R. Gervasio" di Matera.
Allievo di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, Pasquino è professore emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna, a lungo editorialista per Il Sole 24 Ore, la Repubblica e l'Unità.
Il seminario, realizzato in collaborazione con il Comune di Matera, si propone di esaminare, nella giornata che precede le celebrazioni dell'insurrezione della città di Matera contro l'occupazione nazista, la modernità di una Carta Costituzionale che contiene in sé principi, ideali e valori che devono essere meglio compresi ed attuati.
La lectio magistralis del prof Pasquino si inserisce nel solco delle iniziative di Democrazia e Futuro il progetto organizzato dal Circolo La Scaletta e coordinato da Brunella Carriero e Nicola Savino, che ha lo scopo di accendere i riflettori sulle sfide che la democrazia sta affrontando nel XXI secolo, in un momento storico in cui i modelli democratici sono messi a dura prova da crisi economiche, disuguaglianze crescenti e nuove forme di autoritarismo.
Obiettivo centrale di Democrazia e Futuro è la partecipazione delle giovani generazioni. In un'epoca di crescente disillusione nei confronti della politica tradizionale, è fondamentale coinvolgere i giovani nei processi democratici, evidenziando l'importanza dell'educazione civica e della promozione di spazi di dialogo che possano dare voce ai più giovani.
"L'evento rappresenta la prosecuzione e, nel contempo, l'avvio di un nuovo percorso di approfondimento del progetto Democrazia e Futuro - sottolinea il Presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede - e vedrà la partecipazione di oltre 400 studenti del quarto e del quinto anno di istituti di istruzione superiore della città. Nel corso delle sue edizioni, la rassegna ha coinvolto intellettuali, politici, giornalisti, esperti di varie discipline e cittadini, ponendo in rilievo la necessità di riflettere sul concetto stesso di democrazia. Il Circolo Culturale La Scaletta, con una storia ormai sessantennale alle spalle, ha sempre avuto un ruolo attivo nella promozione di dibattiti culturali e politici, con un'attenzione particolare alle questioni della partecipazione civile e della democrazia".
"Con le parole di Calamandrei - sottolinea Brunella Carriero che introdurrà il seminario - la Costituzione è una specie di promessa rivoluzione nella legalità, in cambio di quella rivoluzione mancata che la Resistenza non riuscì a produrre. I giovanissimi ospiti - continua Brunella Carriero - sono fiaccole da accendere, nella via delle libertà, dei diritti e dei doveri consacrati nella Legge delle Leggi che è la Carta Costituzionale; gli studenti dialogheranno con l'illustre ospite, ma non solo: si esibiranno in brani musicali e forniranno un servizio di digital tv per diffondere l'iniziativa".