freccia arancio

 

 "In ogni viaggio si portano con sé radici d’albero e di fiori
e un seme per piantare una speranza che germogli
"

 

Orizzonti diversi

Per formare una collezione

  

Sviluppare un’intenzione, fare ricerca, esplorare il presente, tessere relazioni stimolanti,  cercare il filo conduttore che si desidera seguire. Queste sono, a mio avviso, alcune delle direzioni da considerare per formare una collezione d’arte contemporanea.  

Dopo circa due anni di incontri tra l’Olanda e l’Italia, osservazioni (tra idealismo e realtà),  numerose variazioni di programma… abbiamo aperto ad Amsterdam la Art 3035 Gallery.  La mission della galleria è esporre artisti provenienti dalla scena della street art ma non esclusivamente. Interesse comune è infatti, il rapporto tra lo spazio pubblico e privato, il  convenzionale e l’inconsueto. Il programma della galleria propone mostre di artisti  affermati ed emergenti con l'obiettivo di promuovere la street art e un genere di opere  d’arte che trasformino attivamente lo spazio pubblico e la sua fruizione. Le nostre scelte si sono orientate su personalità nate alla fine degli anni Settanta e negli  Ottanta, che dialogano stilisticamente e condividono lo stesso presente, provenienti da  contesti educativi e geografici differenti. Da un lato gli artisti con cui collaboriamo,  scrutano il contemporaneo offrendo una visione ipotetica del futuro; dall’altro rielaborano storie e abitudini attuali con specifici riferimenti culturali. Ad oggi, gli artisti rappresentati  dalla galleria sono Laurina Paperina, Iabo, Uno, Alice Pasquini, Raul33 e Albert Pinya.  

Laurina Paperina (Rovereto, IT) riflette, in modo umoristico e tagliente, su arte, religione e  politica: attraverso dipinti, istallazioni e animazioni ridicolizza pretese troppo serie e spesso contraddittorie della società contemporanea. Nel suo progetto How to Kill the Artists (iniziato nel 2007), Paperina “rende omaggio” ad artisti come Picasso, Marina Abramovic  e Takashi Murakami distruggendoli con il proprio lavoro. Murakami, ad  esempio, viene mangiato vivo da uno dei suoi fiori dal sorriso maniacale, mentre Abramovic  si esibisce fino alla morte. Nonostante i loro atti spesso raccapriccianti, i suoi  personaggi infantili sono disarmanti e pieni di spirito.  

Iabo (Napoli, IT) ha iniziato la sua carriera artistica nei primi anni Novanta come membro della crew di graffiti KTM Ki Ta' Muort e 13 Bastardi. Si avvicina progressivamente al circuito dell'arte mainstream, sperimentando tecniche che diventano esse stesse cifra distintiva del suo stile provocatorio: dalla bomboletta spray allo stencil fino all’utilizzo del plexiglass. I suoi personaggi, dagli occhi grandi, curiosi e vagamente ingenui, diffondono,  senza filtri, messaggi ironici che evocano nello spettatore sentimenti di alienazione e  piacere. Altro tratto tipico dello stile di Iabo è la creazione di progetti artistici come cicli di  lavoro: c'è sempre un tema dominante che moltiplica in diverse possibilità.  

La produzione artistica di Uno (Roma,IT) è caratterizzata dall'utilizzo di varie tecniche come il decoupage, l'applicazione di stencil e la pittura con bombolette spray. Strumenti classici, che appartengono al mondo della street art. Assimilando e attualizzando le idee di Warhol, Debord e Rotella, Uno stuzzica le strategie pubblicitarie trasformandole in una  nuova esperienza. La ripetizione insistente di un dettaglio e l'uso frequente di colori vivaci,  sono tratti caratteristici dell’artista. In uno dei suoi progetti, ha mutato il logo di un famoso marchio di cioccolato nel volto di un bambino. Uno ne ha fatto l'icona di una possibile rivoluzione in cui l'individualità sfida la società di massa. Un volto liberato dal ruolo assegnatogli dal suo creatore che diventa paradossalmente lo strumento ideale per  criticare la pratica pubblicitaria stessa. Rafforzando questo messaggio i suoi decoupage, ci ricordano l'individuo e la sua unicità, spesso manipolati fino a perdersi nella molteplicità  della società.  

Alice Pasquini (Roma, IT), è un’artista contemporanea le cui opere sono esposte sulle  superfici urbane di centinaia di città in tutto il mondo. Street artist, illustratrice e  scenografa, ha sperimentato diverse tecniche, generi e medium espressivi. Ha sviluppato  diversi filoni di ricerca: dalla narrazione del mondo attraverso personaggi femminili che dominano le sue composizioni, al primo esperimento di street art in 3d realizzato ad Ostia  (Rm). Dal 2015 Alice è coinvolta nella riscoperta e valorizzazione del centro antico di  Civitacampomarano e come direttrice artistica del CVTà Street Art Fest dal 2016. 

Raul33 (Pescara,IT), traduce le sue esperienze in segni istintivi e primordiali. La sua  riconoscibile simbologia è radicata in un profondo fascino per la musica, l'arte e le relazioni umane. Esprime il suo stile su monumentali muri, tele ed oggetti riciclati. Sebbene i suoi segni assomiglino alla calligrafia di più civiltà, la scrittura non appartiene a una lingua particolare: in questo modo il suo vocabolario diviene un linguaggio universale, in cui tutte le culture possano riflettersi.  

Attraverso l’uso di molteplici tecniche - scultura, pittura e istallazione - Albert Pinya (Palma, ES) crea un universo dinamico, popolato di personaggi apparentemente ingenui. Prende  ispirazione da film, serie TV e cartoni animati. Una delle linee di ricerca, all'interno della  sua pratica artistica, si concentra sull’indagine del declino ed evoluzione della pittura  stessa con i suoi corrispondenti cambiamenti, limiti (se presenti) e possibilità.  

Proprio come un finale aperto, la galleria mira a proseguire nel tempo per continuare ad indagare il presente, supportare nuovi artisti e creare collaborazioni interessanti sul  territorio.  

 

 

Ginevra Russo

(Manager ART3035 Gallery)

 

freccia arancio Torna a Rubriche

 

 

Social

facebook     instagram     youtube

newsletter

 

Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere le notizie dal Circolo "La Scaletta" sulla tua posta elettronica.